Eurovision

L’Eurofestival (Eurovision Song Contest) allieta gli Europei dal 1956

Immaginate un festival canoro come quello di Sanremo, a cui però partecipino tutti i Paesi Europei (e pure qualcuno extra-europeo). Non c’è bisogno di sforzare troppo l’immaginazione: un festival così esiste già. E i Finlandesi, al contrario degli Italiani, lo conoscono bene.

Erano solo canzonette… poi arrivarono i Lordi.

L’Eurovision Song Contest (Eurofestival in Italia) nasce nel 1955, col desiderio di creare un programma d’intrattenimento leggero che potesse creare un legame tra i popoli europei. Ogni anno lo show viene trasmesso in “eurovisione” in diretta in tutti i Paesi che partecipano alla competizione, ospitato a turno da un Paese diverso. Vige la regola che il Paese vincitore ospita la competizione l’anno successivo. Il vincitore viene stabilito sulla base dei punti guadagnati: le preferenze espresse via sms dal pubblico a casa. Ovviamente non è possibile votare per la propria nazione.

Alla prima edizione del ’56, limitata ai soli Paesi europei, parteciparono sette nazioni, ognuna con due canzoni e con l’obbligo di presentare canzoni solo nella propria lingua ufficiale. Oggigiorno siamo arrivati a 39 partecipanti, con una canzone ciascuno in qualsiasi lingua, anche inventata, e partecipano anche Stati extra-europei, quali Azerbaijan, Armenia e Israele.

Lo spettacolo raggiunge una media di 100 milioni di telespettatori durante la finale, tanto da essere la trasmissione non sportiva con l’audience più alta al mondo. Ciò nonostante, in Italia è pressoché sconosciuto, anche a causa di una lunga assenza durata 15 anni. Gigliola Cinquetti vinse l’edizione del 1964 con “Non ho l’età” e Toto Cutugno quella del 1990 con la canzone “Insieme: 1992”. I Jalisse sono gli ultimi italiani ad aver partecipato all’Eurofestival nel 1997.

Nel 2011, il ritorno italiano all’Eurofestival è segnato da Raphael Gualazzi con la canzone “Follia d’amore” (presentata a Sanremo a Febbraio).

Vincitori Eurovision famosi

Tanti artisti di fama internazionale hanno partecipato all’Eurofestival durante gli anni. Tra i più famosi ricordiamo gli Abba, vincitori nel 1974 con “Waterloo”, e Celine Dion, vincitrice nel 1988 con la canzone in francese “Ne partez pas sans moi”.

La Finlandia vince l’Eurovision grazie ai Lordi

La Finlandia ha partecipato all’Eurofestival per ben 44 volte, a partire dal 1961, vincendo però una volta sola. Per dirla proprio tutta, la Finlandia collezionò una serie notevole di fiaschi e brutte figure, tanto da rendere la frase “Finland: zero point” una specie di tormentone. Sono pochi qui in Finlandia a non ricordare l’atroce “Nuku pommiin” di Kojo (1982) e l’orrenda canzone cantata in svedese dai cotonatissimi Beat (“Fri?”, 1990).

L’edizione del 2006, svoltasi ad Atene, rappresentò la rivincita storica per la Finlandia. Il concorrente finlandese, il gruppo Lordi, che si esibisce con indosso armature e make-up da mostri, fece quello che nessun altro artista aveva mai osato all’Eurofestival, ovvero rovesciare sull’ignaro pubblico, oramai abituato a canzonette noiosissime e senza sostanza, una valanga di hard rock incandescente, duro e pesante come il granito finlandese. “Hard Rock Halleluja”, eseguita in una scenografia pirotecnica, valse la finale e il record assoluto di punti mai totalizzati da un artista all’Eurofestival. In patria fu un tripudio generale: bar ricolmi di gente appiccicata ai maxischermi, avventori che si abbracciavano e cantavano a squarciagola la canzone vincitrice, fan festanti che facevano i caroselli con le macchine sventolando bandiere blucrociate, giovani inebriati dalla vittoria e dal kossu che si buttavano nudi nelle fontane…
A questo link potete riascoltare la canzone potrete ammirare le gesta del gruppo durante la finale della competizione canora.

Eurovision in Finlandia

Come da tradizione, il Paese dell’artista vincitore ospita l’edizione l’anno seguente. L’edizione del 2007 si è pertanto tenuta a Helsinki, con tantissimi turisti giunti apposta per l’occasione e tanti avvenimenti in giro per la città. Grazie alla vittoria dell’anno precedente la Finlandia passò direttamente alla finale, ma Hanna Pakarinen deluse le aspettative piazzandosi solamente 17esima. La magica esperienza del 2006 non si è più ripetuta, e la Finlandia è tornata alle misere prestazioni a cui ci aveva abituato, totalizzando negli ultimi tre anni un terz’ultimo posto, un ultimo posto e una non-qualificazione alla finale.

La Finlandia, assieme a Norvegia, Svezia e Portogallo, boicottò l’edizione del 1970 dell’Eurofestival, in segno di protesta per la mancanza di regole nell’eventualità di un pareggio. Questa mancanza aveva portato all’assegnazione del primo posto ex-aequo a ben quattro concorrenti durante l’edizione dell’anno precedente.

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