Arto Paasilinna, l’autore finlandese più amato in Italia
Arto Paasilinna gode indubbiamente di più successo all’estero che in madrepatria, dove il giudizio dei critici è positivo ma le vendite non raggiungono i livelli del nostro Paese.
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Considerato uno “scrittore per uomini”, Paasilinna è salito molte vote agli onori di cronaca per le figuracce o per il comportamento riprovevole dovuto alle frequenti sbornie. Tra queste citiamo la condotta molesta durante un ricevimento ufficiale all’ambasciata finlandese a Oslo e l’aver afferrato per la gola un ragazzino di 17 anni durante una lite nel centro commerciale Iso Omena ad Espoo.
I libri di Arto Paasilinna
Fino ad oggi Paasilinna ha pubblicato 35 romanzi, tradotti in oltre 46 lingue, oltre a numerose opere di altro tipo. Di questi romanzi, solamente 10 sono stati tradotti in italiano, e sono tutti editi da Iperborea:
“L’anno della lepre“
(Jäniksen vuosi, 1975)
Iperborea, 1994 trad. Ernesto Boella
“Il bosco delle volpi“
(Hirtettyjen Kettujen Metsä – 1983)
Iperborea, 1996 trad. E. Boella
“Il mugnaio urlante“
(Ulvova mylläri – 1981)
Iperborea, 1997 trad. E. Boella
“Il figlio del dio del tuono“
(Ukkosenjumalan poika – 1984)
Iperborea, 1998 trad. E. Boella
“Lo smemorato di Tapiola“
(Elämä lyhyt, Rytkönen pitkä – 1991)
Iperborea, 2001 trad. H. Kangas H e A. Maiorca
“I veleni della dolce Linnea“
(Suloinen myrkynkeittäjä – 1988)
Iperborea, 2003 trad. H. Kangas e A. Maiorca
“Piccoli suicidi tra amici“
(Hurmaava joukkoitsemrha – 1990)
Iperborea, 2006 trad. M.A. Iannella e N. Rainò
“Il migliore amico dell’orso“
(Rovasti Huuskosen petomainen miespalvelija, 1995)
Iperborea, 2008 trad. Nicola Rainò
“Prigionieri del Paradiso“
(Paratiisisaaren vangit – 1974)
Iperborea, 2009 trad. M. Ganassini
“L’allegra apocalisse“
(Maailman paras kylä – 1992)
Iperborea, 2010 trad. N. Rainò
Il tema ricorrente nelle opere di Paasilinna è l’improvvisa rottura delle convenzioni sociali restrittive che regolano la vita moderna.
La rottura può avvenire mediante la fuga on the road dalle responsabilità e dagli affanni del milieu urbano (“L’anno della lepre”), da uno stato di follia o eccentricità prolungata (“Lo smemorato di Tapiola”, “Il mugnaio urlante”) o dall’entrata in scena di personaggi che per la loro diversità hanno un effetto dirompente sulla vita quotidiana dei protagonisti (“Il figlio del Dio del Tuono”).
Lo stile umoristico e leggero di Paasilinna rende scorrevole la lettura e ben si adatta ai personaggi allegramente anarchici e imprevedibili delle sue opere.
In Finlandia alcuni romanzi di Arto Paasilinna sono stati trasformati in opere cinematografiche e televisive: “L’anno della lepre”, “Il mugnaio urlante” e “Lo smemorato di Tapiola”.
“Piccoli suicidi tra amici” è stato girato in versione più lunga per essere trasmesso come mini-serie televisiva.
“I veleni della dolce Linnea”, al contrario, è stato portato direttamente sul piccolo schermo.
Nell’Ottobre del 2009 Paasilinna è stato ricoverato per un ictus e la conseguente emorragia cerebrale. Dopo un lungo ricovero, lo scrittore è tornato a parlare e a camminare, ma la sua carriera artistica pare irrimediabilmente finita.
I fratelli Paasilinna (Arto, Erno, Mauri ed Reino) sono noti per essere (o essere stati) tutti scrittori, anche se il solo ad esserlo stato a tempo pieno per quasi tutta la vita è Arto.