Kalevala: poema epico finlandese
Ogni popolo ha la sua opera letteraria di riferimento. Se gli italiani si identificano nella Divina Commedia di Dante, i Finlandesi si riconoscono invece nelle pagine del Kalevala, una collezione di versi antichi ordinati e rielaborati in epoca relativamente recente.
Composto originalmente nel 1835, il Kalevala riassume in sé buona parte del folklore finlandese
Il Kalevala, poema epico finlandese, è stato scritto da Elias Lönnrot.
Elias Lönnrot, nato nel 1802, era un ufficiale medico a Kainuu, una delle regioni ad Est della Finlandia, al tempo del Gran Ducato autonomo. A 25 anni, da studente dell’Università di Turku, partì per un viaggio mirato alla raccolta di poemi tradizionali, spesso tramandati oralmente. Nel corso dei 15 anni successivi si avventurò in altri dieci viaggi con lo stesso obiettivo.
Lönnrot, così come altri suoi contemporanei, raccolse varianti di poemi disseminati nelle più remote zone rurali della Carelia e dell’Ingria, annotando pazientemente nomi, date e riferimenti conosciuti per ognuno di essi. Molti di questi poemi venivano accompagnati da melodie basate su strumenti a cinque corde chiamati kantele. Fu durante il suo quarto viaggio, nel settembre del 1833, che gli venne l’idea di dare una continuità a tutto il materiale raccolto. Durante il processo decise di unire diverse varianti della stessa storia o degli stessi personaggi, aggiungendo versi composti personalmente nel tentativo di dare una certa coerenza logica al tutto.
Si stima che circa il 33% del Kalevala sia composto da brani tradizionali, il 50% da materiale modificato durante la revisione, il 14% da versi aggiunti sulla base di varianti dello stesso poema e il 3% da versi inventati da Lönnrot.
La prima traduzione inglese, ad opera di John Martin Crawford, risale al 1888. Fu seguita poi da altre quattro revisioni di cui la più recente risale al 1989. Il Kalevala, ad oggi, è stato tradotto in 49 lingue diverse.
Il protagonista del Kalevala è il vecchio vate Väinämöinen, uno sciamano in grado di utilizzare il suo kantele come strumento magico. Väinämöinen è figlio della Vergine dell’Aria e ha un ruolo centrale nella genesi della Terra. Molti dei viaggi narrati nel Kalevala hanno come tema centrale la sua ricerca di una moglie, obiettivo che purtroppo continuerà a sfuggirgli di mano.
Altri personaggi includono il gigante Antero Vipunen, la Strega del Nord Lohui, il giovane rivale di Väinämöinen, chiamato Joukahainen, lo schiavo rabbioso Kullervo, l’arrogante Lemminkäinen, che torna dalla morte, e Marjatta, una sorta di controparte nordica della Vergine Maria.
Il Kalevala si divide in dieci diversi cicli, ognuno composto da una cifra variabile di Canti, da un minimo di uno ad un massimo di dieci. Ogni ciclo ha sempre Väinämöinen come figura ricorrente, a cui si affiancano o si contrappongono uno o più personaggi.
La storia più famosa è senza dubbio quella in cui Väinämöinen chiede a Jouhakainen la mano di sua sorella Aino. Jouhakainen perde una sfida canora con Väinämöinen e viene gettato in una palude. In cambio della sua salvezza, egli promette al vecchio sciamano la mano di sua sorella Aino. Questa non accetta e cerca sempre di fuggire dal vecchio finché decide di lasciarsi affogare piuttosto che finire tra le braccia di Väinämöinen. Lo sciamano sarà tormentato dal ritorno di Aino sotto forma di salmone. La storia di Aino (Aino-Taru) è anche un celebre dipinto di Akseli Gallen-Kallela, realizzato nel 1891 che potete ammirare qui: http://www.vaasapages.com/pics/history/Gallen_Kallela_The_Aino_Triptych.jpg .
J.R.R. Tolkien, il famoso autore de “Il Signore degli Anelli”, era così affascinato dal Kalevala che decise di utilizzarlo come spunto per alcune vicende narrate ne Il Silmarillion. Tolkien cercò a lungo di procurarsi una copia originale del Kalevala, e imparò la lingua finlandese proprio per apprezzarlo nella sua versione originale.
Dalla sua passione per la lingua finlandese nacque il sindarin, una delle due lingua parlate dagli Elfi della Terra di Mezzo.