Il nucleare in Finlandia

Il nucleare in Finlandia produce un terzo dell’energia del Paese

Il nucleare è una della fonti energetiche più importanti in Finlandia. Quattro reattori sono attivi e altri in costruzione. In Finlandia nascerà il primo reattore nucleare al mondo di terza generazione.

L'ampliamento della centrale di Olkiluoto

Un reattore nucleare in grado di resistere a un incidente come quello delle Torri Gemelle!

La Finlandia non ha grandi giacimenti di materie prime, e per la sua posizione geografica e la conformazione del territorio non è in grado di ricorrere in maniera significativa alle risorse rinnovabili come il sole, il vento e l’energia idrica. La produzione di energia elettrica in Finlandia è affidata al carbone, alle biomasse e al nucleare.

In Finlandia le decisioni più importanti riguardo l’energia nucleare (ydinvoima) sono prese dal Parlamento. Non è mai stato fatto nessun referendum sul nucleare in Finlandia.

Malgrado il governo finlandese abbia avallato di recente la costruzione di due nuovi impianti, la catastrofe di Fukushima in Giappone ha smosso l’opinione pubblica a discostarsi dall’energia nucleare anche in Finlandia. Greenpeace e altre associazioni di cittadini contrari a questo tipo di energia hanno organizzato manifestazioni contro la diffusione di questo tipo di tecnologia.

Quando è nata l’energia nucleare in Finlandia

Il primo reattore atomico in Finlandia è stato attivato nel 1977 a Loviisa, a meno di 100 km a Est di Helsinki. Successivamente dal 1979 al 1982 sono stati attivati altri tre reattori in due centrali nucleari, di cui due a Olkiluoto, sulla costa occidentale della Finlandia nel comune di Eurajoki, e un altro sempre a Loviisa. La produzione totale di energia di questi reattori è di poco inferiore a 3000 MW.

I reattori di Loviisa sono di tecnologia VVER – acronimo russo che indica un reattore energetico acqua-acqua – mentre quelli di Olkiluoto sono già BWR, che sono quelli di seconda generazione (Boiling Water Reactor). I reattori di Loviisa prevedono di essere dismessi tra il 2027 e il 2030, quelli di Olkiluoto si prevede funzionino fino al 2040.

I reattori in costruzione in Finlandia

Nel 2003 è cominciato l’ampliamento della centrale di Olkiluoto con un nuovo reattore, che è il primo al mondo di terza generazione: tecnologia EPR (Evolutionary Power Reactor) ad acqua sottoraffreddata presente nel nocciolo per la refrigerazione e il controllo del reattore. La realizzazione è affidata alla francese Areva, unita con Siemens. L’attivazione di Olkiluoto-3 è prevista per il 2012.

La tecnologia EPR prevede altissime misure di sicurezza, per evitare qualsiasi conseguenza in seguito ad un eventuale incidente.

    Questi accorgimenti sono:

  • quattro circuiti di raffreddamento d’emergenza indipendenti, ciascuno capace di spegnere il nocciolo
  • un contenitore metallico per contenere le eventuali fuoriuscite di materiale radioattivo, in caso di rottura del circuito primario
  • un bunker attorno al nocciolo (core catcher) capace di richiudersi su se stesso in caso di fusione del nocciolo
  • una parete protettiva in cemento armato spessa quasi tre metri che dovrebbe resistere alla collisione di un grande aereo di linea carico di combustibile

Nonostante tutti questi accorgimenti l’impianto ha ricevuto critiche riguardo il grado di indipendenza dei vari circuiti di sicurezza.

Nel 2010 il Parlamento finlandese ha approvato la costruzione di due nuovi reattori nucleari in Finlandia. TVO (Teollisuuden Voima) ha preso l’appalto del quarto reattore di Olkiluoto, mentre Fennovoima ha ottenuto il permesso per la costruzione di una nuova centrale, il cui sito è da individuare tra Simo o Pyhäjoki, entrambe a Nord sulla costa Ovest della Finlandia.

A seguito dell’approvazione di questi nuovi siti Greenpeace ha organizzato una manifestazione costruendo una lapide, chiamata memoriale dell’egoismo (itsekkyyden muistomerkki), con i nomi di tutti i parlamentari che hanno sottoscritto la costruzione dei nuovi impianti.

Lo smaltimento delle scorie nucleari

La politica finlandese prevede di smaltire le scorie nucleari sul territorio nazionale, senza esportarle all’estero. A questo proposito diciamo che la Finlandia non ha rischio di sismi e ha un sottosuolo di granito, che è un materiale durissimo e molto isolante.

Le scorie radioattive prodotte in Finlandia vengono stoccate a 400 metri di profondità nel sito di Onkalo, nei pressi di Olkiluoto, e possono rimanere lì fino a 100 mila anni, quando l’attività radioattiva sarà terminata. Questo deposito di scorie nucleari, la cui costruzione è suddivisa in quattro fasi, dovrebbe accogliere il combustibile utilizzato negli impianti finlandesi fino al 2120.

Into Eternity, un documentario del regista danese Michael Madsen, descrive l’implementazione e lo scavo del deposito di Onkalo, e cerca di analizzare le decisioni prese dalle istituzioni in base ai criteri di sicurezza.

I rifugi anti-atomici in Finlandia

In Finlandia ci sono moltissimi rifugi anti-atomici sparsi per il territorio, in modo da poter contenere letteralmente tutta la popolazione. In quasi tutti gli edifici, questi vengono utilizzati come cantina, ma all’occorrenza possono ospitare gente in caso di esplosione nucleare.

Dopo la catastrofe di Fukushima in Finlandia c’è stata una vera e propria corsa alle tavolette di iodio, nonostante il governo finlandese avesse dichiarato che non ce ne fosse alcun bisogno. I Finlandesi, memori delle bugie di Chernobyl, hanno avuto paura di una nuova nube tossica.

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