Finlandia: assetto politico e giuridico

Un Paese moderno con radici democratiche salde che risalgono all’inizio del Novecento.

Un breve sguardo all’ordinamento dello Stato finlandese.

In Finlandia non c’è bisogno di istituire un Ministero per le Pari Opportunità! Questo aspetto fa parte naturalmente della cultura finlandese.

La Finlandia è una democrazia parlamentare basata sul pluralismo dei partiti. La Repubblica Finlandese fa parte dell’Unione Europea dal 1995 (adottandone l’euro come valuta nazionale nel 2002) e del Consiglio Nordico, l’organo di cooperazione e sviluppo dei Paesi Nordici, dal 1956. La Finlandia non fa parte della NATO, e per questa sua posizione di Paese non allineato (l’unico Paese europeo neutrale confinante con l’Unione Sovietica) ha giocato un ruolo particolare durante la Guerra Fredda.

Il Presidente della Repubblica, che ricopre la carica di Capo dello Stato, viene scelto dal popolo con elezione diretta ogni sei anni e gode di ampi poteri. Tra di essi vi sono la promulgazione delle leggi approvate dal Parlamento e la nomina dei più alti funzionari statali -tra cui il Cancelliere Giuridico (Oikeuskansleri), il Garante che si esprime sulla legalità dell’operato del Governo, e dei giudici della Corte Suprema. Il Presidente della Repubblica Finlandese è inoltre il capo supremo delle forze armate del Paese e gestisce la rappresentanza dello Stato negli affari di politica estera (in cooperazione con il Primo Ministro e il Ministro degli Esteri). Il Presidente può mettere il proprio veto alla ratifica delle leggi votate in Parlamento, ma questo veto può essere superato dal Parlamento stesso con una contro-votazione.

Il Parlamento (Eduskunta) è unicamerale e consta di 200 rappresentanti scelti dal popolo mediante elezioni politiche ogni quattro anni, solitamente la terza domenica di marzo. Il neo-eletto Parlamento si occupa di nominare, previa consultazione dei partiti della maggioranza, il Primo Ministro (Pääministeri), che a sua volta nomina i Ministri del proprio governo (in un numero variabile da 10 a 20, di cui alcuni “senza portafoglio”).

Compito del Parlamento è quello di approvare per maggioranza i disegni di legge, tra cui la legge finanziaria proposta annualmente dal Governo. Il Parlamento può anche far dimettere il Primo Ministro votando una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Dal momento che l’ordinamento giuridico stabilito dalla Costituzione finlandese (Perustuslaki) non prevede la presenza della Corte Costituzionale, è un’apposita Commissione Parlamentare a vigilare sulla costituzionalità delle leggi in preparazione.

La giustizia finlandese è articolata, per quanto riguarda il diritto civile e penale, in modo simile a quella italiana, ovvero secondo tre gradi: Corte Distrettuale (Käräjäoikeus, I grado), Corte d’Appello (Hovioikeus, II grado), Corte Suprema (Korkein oikeus, III grado). Nelle questioni relative alla pubblica amministrazione, invece, esistono solo due gradi, il Tribunale Amministrativo (Hallinto-oikeus, I grado) e il Tribunale Amministrativo Supremo (Korkein Hallinto-oikeus, II grado). Il compito dei due tribunali supremi è quello di correggere evidenti errori giuridici verificatisi nei procedimenti giudiziari di grado inferiore, di garantire la coerenza delle sentenze su una determinata questione e di emettere sentenze che si propongano come precedenti per futuri dibattimenti su casi analoghi.

L’amministrazione locale in Finlandia è stata recentemente oggetto di una riorganizzazione. A partire dal 1.1.2010 sul territorio finlandese esistono sei unità amministrative (più una speciale per le isole Åland) dette Aluehallintovirastot, che si occupano di vigilare sull’applicazione da parte dei Comuni e delle Regioni riguardo disposizioni del governo centrale in materia di sanità, previdenza sociale, istruzione, ordine pubblico, gestione e prevenzione emergenze, garanzie del consumatore e dei lavoratori, permessi di vario genere. A fianco di queste sei unità esistono 15 centri (Elinkeino-, liikenne- ja ympäristökeskukset, o Ely-keskukset), con compiti analoghi ma in materia di ambiente, lavoro e trasporti.

I Comuni in Finlandia sono circa 400, e sono dotati di un certo grado di autonomia. Essi sono raggruppati in 20 regioni che non dispongono di propri poteri amministrativi, ma hanno compiti di coordinazione tra i Comuni che ne fanno parte.

Le donne finlandesi sono state le prime in Europa ad ottenere il diritto di voto. Infatti la Finlandia ha introdotto il suffragio universale nel 1906, quando era ancora un Granducato facente parte dell’Impero Russo: terzo stato nel mondo solo dopo Nuova Zelanda e Australia.

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