Attraverso la bandiera finlandese, i Finlandesi si riconoscono nella Natura e nei suoi colori
La bandiera finlandese (detta anche siniristilippu, lett. “bandiera dalla croce blu”) è costituita da una croce blu in campo bianco, e ricalca quelle di Svezia e Danimarca. I colori simboleggiano la natura finlandese, il blu riflette i colori dei laghi e del cielo, e il bianco il candore della neve.
Si può tranquillamente affermare che per ogni popolo la propria bandiera rappresenti qualcosa di speciale, un simbolo che riunisce ed identifica. Questo è vero anche per il popolo finlandese, dal momento che i Finlandesi hanno conosciuto molti momenti nella loro storia in cui l’unità nazionale e l’indipendenza, di cui la bandiera è simbolo, sono rimaste un sogno o sono state messe in pericolo da guerre interne o nemici esterni. Questo oggetto è pertanto riverito in Finlandia forse più che in altri Paesi.
Il prototipo non ufficiale della bandiera finlandese nasce, secondo la leggenda, il 13 maggio 1848 ad opera di studenti nazionalisti, che la prepararono per una tradizionale festa annuale. Successivamente una bandiera simile a quella preparata dagli studenti fu utilizzata sulle navi finlandesi durante la Guerra di Crimea, per poi diffondersi in seguito nell’ambito della navigazione marittima privata. La bandiera nella forma simile a quella attuale venne dunque utilizzata inizialmente solo in un ambito ristretto e in maniera semiufficiale.
A partire dal 1900 vi furono proposte varie e bandiere non ufficiali, tra cui quelle che vedevano i propri colori differenziarsi a seconda della madrelingua di chi le usava (rossogiallo per i fennosvedesi, biancoblu per i finnici). Ad ogni modo, durante il periodo in cui la Finlandia rimase parte dell’impero russo non si dotò mai di una bandiera ufficiale, ma si dovette accontentare dello stemma araldico del leone in campo rosso, che era stato ereditato dai tempi in cui la Finlandia era una provincia del regno svedese. Questo stemma ancora adesso si può vedere riprodotto in innumerevoli contesti, dalla maglietta del turista alle divise dei giocatori di hockey su ghiaccio.
Dopo la dichiarazione di indipendenza venne subito indetto un concorso artistico per disegnare la nuova bandiera, ma l’inizio della Guerra Civile fermò le pratiche e l’invio di progetti. Al termine del breve ma sanguinoso conflitto la parte vincitrice, ovvero i Bianchi, decise di abbandonare la bandiera con lo stemma in campo rosso, utilizzata fino a quel momento perché troppo simile a quella della Russia bolscevica (bandiera che allora era ancora completamente rossa, senza falce e martello).
Vennero dunque riprese le consultazioni e l’invio di disegni per la nuova bandiera, e venne deciso di utilizzare come modello le bandiere crociate degli altri Paesi Nordici. L’artista Aleksi Gallen-Kallela propose una bandiera simile a quella attuale, ma “in negativo”, ovvero una croce bianca su campo azzurro. La proposta venne però bocciata perché la bandiera da lontano avrebbe potuto essere scambiata per quella svedese.
Una versione più simile all’odierna (croce blu con al centro lo stemma araldico, su campo bianco) venne disegnata da Eero Snellman e Bruno Tuukkanen, e approvata ufficialmente come bandiera della Repubblica Finlandese il 28 maggio 1918. Già la stessa notte la bandiera venne issata sull’asta dell’edificio del Parlamento, dove può essere ammirata tutt’oggi. Essendo una bandiera di rappresentanza, essa viene utilizzata dalle più alte cariche e autorità dello Stato (Presidenza, Parlamento, Consiglio di Stato, diplomatici, ecc), e non è permessa ai cittadini comuni la sua ostensione.
Con la suddetta legge venne stabilito inoltre che la bandiera blucrociata nella sua forma senza lo stemma (ovvero la versione conosciuta da tutti ai giorni nostri) divenisse la bandiera della flotta commerciale marittima finlandese. Questo stendardo si diffuse comunque fin dall’inizio come bandiera nazionale, un simbolo per tutti i Finlandesi, che la amano profondamente e la esibiscono in tante occasioni, tra cui i giorni di ostensione della bandiera (liputuspäivät).
Data la riverenza con cui i Finlandesi trattano la propria bandiera, essa è stata fatta oggetto di alcune leggi che potrebbero sembrare particolari agli occhi degli stranieri. Esporre una bandiera sporca o strappata equivale ad un insulto alla stessa (Suomen lipun häpäiseminen), offesa punibile a norma di legge. Anche un qualsiasi utilizzo che non sia l’ostensione equivale ad un’offesa alla bandiera (a tal proposito possiamo citare il caso di un cittadino che decise di coprire il proprio scooter con la bandiera nell’estate del 2009). Esporre o vendere bandiere a cui siano stati aggiunti simboli o che siano difformi al modello tradizionale costituisce anch’esso un’offesa punibile. La bandiera, se lavata, non può essere stesa ad asciugare come un lenzuolo qualsiasi. Se per qualche motivo essa debba essere gettata via (ad esempio sulle navi i fumi delle ciminiere la possono sporcare rapidamente e indelebilmente), la bandiera deve essere bruciata o ridotta a brandelli in modo da non poter essere più riconosciuta come tale. Quando viene issata e ammainata la siniristilippu non può toccare per terra, neanche per un istante.