Non c’è evidenza che il simbolo del crocifisso nelle aule delle scuole abbia un’influenza sui bambini. Così ha stabilito la Corte Europea per i Diritti Umani, mettendo fine alla battaglia intrapresa da una madre e maestra finlandese (finnoitaliana per la precisione), Soile Lautsi-Albert, la quale asseriva che i simboli religiosi come il crocefisso sarebbero d’offesa verso genitori e bambini non cattolici.
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