Natale in Finlandia

Come si celebra il Natale in Finlandia, la patria di Babbo Natale?

La vigilia di Natale è un giorno molto importante in Finlandia: le famiglie, che spesso abitano lontano, si riuniscono e celebrano tre giorni con le persone care, andando in sauna e mangiando cibi tradizionali – tra cui il tanto agognato prosciutto al forno – e rispettando alcune tradizioni che risalgono al Medioevo!

Babbo Natale che entra dalla porta durante il giorno, beve un bicchierino, parla ai bambini e lascia non uno ma dieci regali?! Questa è la norma in un Natale in Finlandia!


Il giorno di Natale è un giorno sacro in Finlandia, amato dai più piccoli, come dai più grandi. E’ forse l’unica occasione dell’anno in cui tutta la famiglia si riunisce e passa molte ore insieme. Con “famiglia” però non intendiamo la classica famiglia italiana, composta da genitori, figli, nonni, cugini e zii. A Natale in Finlandia si riunisce solo il nucleo familiare formato da genitori e figli. I nonni ad esempio non passano normalmente il Natale con i nipoti.

Vigilia o giorno di Natale?

Vigilia. I Finlandesi festeggiano il Natale il 24 dicembre. Il 25 dicembre è ancora un giorno di festa, ma il giorno principale di festa del Natale è il giorno della Vigilia. È l’unico giorno dell’anno in cui i Finlandesi siedono a tavola per più di mezz’ora e, come in ogni tradizione finlandese, ci sono dei rituali da rispettare. A Natale i rituali cominciano addirittura il giorno prima!

La sauna e la dichiarazione di pace del Natale in Finlandia

Il Natale comincia con l’immancabile sauna familiare. Il giorno della Vigilia di solito sono i genitori, che si sono alzati presto per riscaldare la sauna e controllare il cibo, che entrano per primi, seguiti poi dai figli. La casa viene pulita, ordinata, le candele accese e la tavola imbandita a festa. I bambini guardano i cartoni animati, con edizioni speciali per il giorno di Natale, che, ricordiamo, è il 24 dicembre.

A mezzogiorno si sintonizzano i canali delle televisioni per seguire la Dichiarazione di Pace del Natale dalla città di Turku. La Dichiarazione di Pace è una tradizione che viene rispettata ogni anno dal Medioevo (tranne nel 1939 durante la Guerra) ed è ormai letta in ogni grande città della Finlandia, ma quella della vecchia capitale Turku è l’unica trasmessa in tutto il Paese dal 1935.

La Dichiarazione di Pace del Natale comincia con una canzone, viene poi letto un testo vecchissimo in cui si proclama che nel giorno del Santo Natale sia rispettata la pace tra gli abitanti della città. La cerimonia si conclude con l’inno finlandese e tra le altre cose sancisce che per il 24 e 25 dicembre non si caccia e non si spara.

Il cenone di Natale in Finlandia

Finita la dichiarazione è giunto il momento di mangiare: qui il prosciutto è l’attore principale. Una particolarità tutta finlandese e motivo di schock culturale è senza dubbio lo stile a buffet del pranzo. Anche in un ambiente privato e intimo, bisogna mettersi in fila, fare la coda, scegliere il cibo e poi aspettare che tutti siano tornati al tavolo per iniziare a mangiare. Per quanto riguarda i piatti, non c’è un ordine preciso, non si dividono i cibi in antipasti, primi e secondi. Tutto va sullo stesso tavolo e ognuno decide da sé da cosa partire.

Cosa si mangia a Natale in Finlandia?

Il grande protagonista gastronomico del Natale è il prosciutto di Natale. I Finlandesi attendono di mangiare questa prelibatezza tutto l’anno. Il prosciutto di Natale viene consumato anche alle feste aziendali di Natale (pikkujoulut), ma per chi non partecipa a queste feste (come i più piccoli), l’unica occasione di mangiarlo è proprio il giorno di Natale. Il prosciutto viene comprato qualche giorno prima surgelato. Verrà poi fatto scongelare, ricoperto di pane grattugiato, alcune spezie, mostarda, bagnato con una birra non alcolica casereccia o acqua e cotto in forno per più di 10 ore (di solito un’ora per ogni chilo di carne). Il forno viene acceso la sera prima e il prosciutto è così pronto al mattino del giorno di Natale. Ma non caldo. Il prosciutto viene servito a fette molto sottili.

Inoltre si mangiano cibi tipici della gastronomia finlandese : salmone , stufato di renna al forno con bacche rosse, sformato di patate, carote, rapa svedese (lanttu), pane di segale, insalata mista e un assortimento di formaggi da cui non manca mai il leipäjuusto, formaggio di mucca fresco guarnito di marmellata di lakka.

L’albero di Natale in Finlandia

Dopo il cenone, la famiglia si riunisce per addobbare l’albero di Natale. L’albero di Natale in Finlandia è principalmente un abete vero. In Finlandia l’albero finto non va di moda e si rischia di essere giudicati negativamente se si adotta la soluzione albero di plastica. L’albero di Natale viene scelto nelle foreste adiacenti la casa (è legale) e prima della caduta delle prime nevi, già a novembre. Ognuno segna il proprio albero con un nastro colorato o un cartellino col proprio nome. L’albero viene tagliato qualche giorno prima di Natale o il 23 dicembre e portato in casa.

Gli addobbi dell’albero il giorno di Natale in Finlandia non sono molto differenti da quelli italiani, con palle di Natale e drappi colorati. Se c’è una differenza, è che in Finlandia, come sulle pizze, non c’è un limite: mettono drappi e palline finché possono, senza un vero senso o ordine logico.

L’arrivo di Babbo Natale e i tanti regali

Verso le 17 arriva Babbo Natale. Ma arriva davvero!

In Finlandia Babbo Natale non viene di notte, non scende dal camino e non si nasconde da occhi curiosi ma bussa la porta la Vigilia di Natale, entra e parla con tutta la famiglia, interroga i bambini se sono stati buoni durante l’anno e quindi meritevoli dei tanti regali che il simpatico vecchietto ha in dono. Joulupukki (Babbo Natale in finlandese) porta tantissimi regali a tutti i membri della famiglia. Le calze e i guanti di lana sono tra i suoi doni preferiti, ma anche caramelle di ogni genere e regali sia economici che costosi, fino a raggiungere anche dieci regali ciascuno.

Ma chi è Babbo Natale? Un membro della famiglia che non abita lontano, un amico o un vicino. Ma non solo, negli ultimi anni sono infatti stati tantissimi gli studenti che per guadagnarsi qualcosa durante la pausa invernale fanno i “Babbo Natale in affitto”, andando di casa in casa a portare doni ai più piccini e liberando la famiglia del fardello di trovare per quell’anno chi indossi la barba e il cappello rosso.

Dopo la consegna dei doni Babbo Natale se ne va, ma non prima di aver consumato un bicchierino e qualche dolcetto. Gli studenti “affittati” da molte famiglie spesso si ritrovano in poche ore parecchio brilli a cantare a bambini mai visti. Aperti i regali, il giorno della Vigilia del Natale volge lentamente al termine. La famiglia si riunisce a giocare a tavola o a guardare un film, bevendo vino rosso e glögi, il vin brulè finlandese.

La Santa Messa di Natale in Finlandia

La Messa di Natale è a mezzanotte del 24 dicembre, come in Italia. Molto popolari anche la messa delle sei di mattina, a mezzogiorno e alla sera.

Ricordiamo che la maggior parte della popolazione (più del 90%) è protestante quindi informatevi sul calendario delle celebrazioni cattoliche, sempre che non vogliate partecipare alla celebrazione del Natale luterano protestante.

Il Natale in Finlandia, tra parenti vivi e morti

Oltre all’immancabile sauna mattutina, è tradizione far visita ai parenti deceduti. Da questo punto di vista il Natale si può paragonare al 2 Novembre in Italia, quando i cimiteri sono affollati di visitatori. Ma non solo, visto che si è ormai usciti di casa, di solito il giorno seguente la Vigilia si fa visita ai parenti, ai nonni, agli zii e cugini più vicini. I cimiteri rimangono aperti con orario prolungato e senza illuminazione che viene sostituita dalle centinaia di candele che tutti portano sulle tombe dei propri cari. Uno spettacolo da non perdere.

Il cenone di Natale viene mangiato di continuo durante l’arco dei due tre giorni di festa. Ci si siede a tavola tutti insieme solo una volta, poi il tavolo del buffet rimane lì pronto ogni qualvolta si voglia avere un altro po’ di quello che è rimasto.

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